Carteddate (tipico dolce natalizio pugliese)

Le cartellate (a Taranto Carteddate, a Bari Carteddàte, a Lucera Crùstele, a Lecce Cartiddhrate), sono un tipico dolce natalizio della tradizione gastronomica pugliese, diffuso in tutta la regione e anche in Basilicata.
Preparate soprattutto a Natale, nella tradizione cristiana rappresenterebbero l'aureola o le fasce che avvolsero il Bambino Gesù nella culla, ma anche la corona di spine al momento della crocifissione. 
Una volta pronte vengono conservate in grandi contenitori custoditi in luoghi chiusi e lontani da fonti di luce. Dolci simili vengono prodotti anche in Calabria, dove vengono chiamati nèvole o crispelle, ed in Basilicata, dove sono chiamate rosacatarre o crispedde  (continua su Wikipedia)

Quando ero piccola mia madre le preparava ogni Natale insieme ad altri dolci tarantini del periodo natalizio. Era sempre una grande festa per tutti noi. Questa mia ricetta dovrebbe essere molto simile a quella usata dalla mia mamma, mi dispiace non poterle chiedere conferma 😌
Un po' di anni fa ho pubblicato questi dolci nel blog C'è di mezzo il mare, quest'anno ho modificato leggermente la preparazione, cioè: 
- Ho lasciato la buccia di arancia (e non di limone) nell'olio riscaldato perché ho preferito metterla grattugiata. 
- Ho fatto delle pieghe all'impasto per farlo amalgamare meglio (col passare degli anni la forza nelle braccia lascia a desiderare 😆) 
- Ho lasciato l'impasto tutta la notte in frigo a riposare. 
Solo questi piccoli cambiamenti, sono sempre buoni, ma quest'anno sono ancora più soddisfatta. 

🌲🌲🌲Buon Natale a tutti!!!🌲🌲🌲

Ingredienti

230 g di farina debole
25 ml di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di buccia di arancia grattugiata
80 ml di vino bianco
olio per friggere qb
miele di fiore di loto qb
cannella spezzettata grossolanamente qb

Procedimento
Unire all'olio la buccia di arancia grattugiata e far riscaldare, quando si raffredda unirlo alla farina e mescolare con le punte delle dita, quindi aggiungere il vino bianco in piccole quantità (potrebbe essere troppo oppure insufficiente, regolarsi di conseguenza) ed impastare. Formare un panetto della consistenza dell'impasto del pane.
 
Fare per 3 volte una piega a tre (come se fosse una lettera commerciale) ed  avvolgere in pellicola alimentare. Lasciarlo  riposare in frigo per tutta la notte.

Tirare la sfoglia con la macchina della pasta alla penultima tacca (se si stende col matterello, bisogna tirarla molto sottile), con la taglierina dentata tagliare delle strisce larghe 3~4 cm e lunghe 30 cm circa. 

Piegare ogni striscia in due per la larghezza e pizzicare ogni 3~4 cm, arrotondarla a forma di fiore premendo tutti i lembi che si toccano (vedere foto).

Con i rimasugli dell'impasto ho fatto anche dei purcidduzzi (sono dei piccoli gnocchetti)

Friggere in olio a 180°C, mettere ogni fiore a sgocciolare capovolto così da far fuoriuscire tutto l'olio di frittura, questo anche per i purcidduzzi.

Irrorare sui dolci fritti il miele e spolverare con della cannella e fare attenzione che danno dipendenza 😐



Commenti

Più popolari

Peperoncino vs Insetti infestanti delle derrate. Chi vince?

Aromi e condimenti home made della mia dispensa

Acqua tonica per il viso, da vecchi appunti di mia suocera

Dritte per la cottura del riso alla giapponese

Lezione di cucina del 16 febbraio 2015

Lezione di cucina del 21 novembre 2016