Lezione di cucina del 18 ottobre 2010


Come facciamo ogni terzo lunedì del mese, anche ieri, 18 ottobre, abbiamo fatto la lezione mensile di cucina
casalinga italiana a Kokura, in provincia di Fukuoka.
I preparativi, come al solito, sono iniziati alle 12:50. La lezione è cominciata alle 13:30 ed è finita verso le 16:30.
Eravamo 12 donne e 2 uomini. Nel trimestre ottobre/novembre/dicembre gli iscritti sono 16, ma in qualsiasi
momento possono arrivare nuove adesioni.


Stiamo cercando di realizzare ricette regionali, anche se non sempre le attrezzature e gli ingredienti sono
i più idonei. Le quantità sono per 6 persone.

Menu
- Spaghetti alla marinara
- Zucca in saor
- Grissini stirati



Spaghetti alla marinara

350 gr di spaghetti
gamberi, polipo e calamari
5~6 pomodori
1 spicchio d'aglio, prezzemolo, peperoncino
olio evo
vino bianco
sale e pepe

Far bollire per poco tempo i gamberi, polipo e calamari. Sgusciare i gamberi e tagliare a tocchetti il polipo ed i calamari.
Soffriggere nell'olio l'aglio ed il peperoncino, aggiungere i pomodori spezzettati ed il vino bianco, sale e pepe.
Unire i frutti di mare e far cuocere per 2~3 minuti a fuoco lento.
Cuocere gli spaghetti, mescolare con il sughetto. Impiattare e guarnire con del prezzemolo.



Zucca in saor

300 gr di zucca
2 cipolle medie
uva passa e pinoli
foglioline di alloro e chiodi di garofano
2 cucchiai di aceto di vino bianco
4 cucchiai di vino bianco
2 cucchiai di olio evo
sale e pepe



Tagliare a pezzi la zucca e sbucciarla, cuocerla per 2 minuti nel microonde a 600W, oppure a vapore fino a
quando diventa morbida.
Sbucciare ed affettare sottilmente le cipolle, soffriggerle con 1 cucchiaio d'olio a fuoco lento.
Quando diventano morbide e trasparenti, sfumare con aceto e vino. Aggiungere l'alloro ed i chiodi di garofano,
salare e pepare e lasciar cuocere per 10 minuti circa, sempre a fuoco lento.
Unire in un recipiente di vetro: zucca, cipolla, pinoli ed uva passa, 1 cucchiaio d'olio evo.
Coprire e lasciare insaporire in frigo per 18~24 ore circa.



Grissini stirati

125 gr di farina
65 gr di acqua
2 gr di lievito liofilizzato
2~3 gr di sale
1 cucchiaio di olio evo
1/2 cucchiaino di malto
farina di semola rimacinata
altro olio evo
formaggio fresco e prosciutto crudo



Impastare farina, acqua, lievito, olio e malto e per ultimo il sale. Formare un panetto da 15X8 cm circa, metterlo
su carta da forno cosparsa di semola rimacinata.
Spennellare la superficie del panetto con un poco d'olio e cospargerla di semola rimacinata.
Coprire e lasciar lievitare per 1 ora circa. Tagliare il panetto dal lato corto in bastoncini di 1,5 cm.
Con le dita tenere il bastoncino al centro e tirarlo con l'altra mano facendolo allungare. Fare lo stesso anche
dall'altro lato del bastoncino.
Allineare i grissini su una teglia coperta da carta forno e cuocere a 200°C per 18~20 minuti.
Noi li abbiamo mangiati con prosciutto crudo e formaggio morbido.

***********************************************************************************************************************
E, finalmente, si mangiaaaaaaaa!!!!!!



Anche oggi hanno apprezzato tutti i cibi, dopo essersi divertiti nella preparazione!

Commenti

  1. Ciao cara,
    i tuoi menù sono sempre molto armoniosi, che bello vedere i tuoi allievi alla prese con i grissini!!!

    un grande abbraccio
    Manu

    ps: spero di riuscire ad incrociarti presto ....... un bacio

    RispondiElimina
  2. Ciao Manu, grazie!
    Spero anch'io ti sentirti quanto prima!
    Bacioni!

    RispondiElimina
  3. Mi fa sempre una tenerezza che non ti dico seguire questi tuoi reportage sulle lezioni di cucina italiana...
    Non so, ma vedere questo incredibile e industrioso popolo del Sol Levante che si impegna ad imparare a cucinare come noi, mentre noi, dall'altra parte del mondo ci sforziamo di imparare a cucinare come loro...bhè, se non sono ponti questi!!!!
    ...e tu sei l'abile architetto!
    Un bacino. Elena.

    RispondiElimina
  4. Elena, non ci si accontenta mai!
    Scherzo, naturalmente!
    Questa è la globalizzazione che preferisco!
    Baci ed abbracci!

    RispondiElimina
  5. confermo ciò ke ha detto manu.. c'è una bell'armonia in questi piatti!.. ti conosco da poco, ho letto dei post precedenti e mi sn molto piaciuti.. pensavo a quando hai lasciato il telefono sul pullman.. se stavi qui ne trovavi 2!! :-)))) ma a parte questo.. cosa ne pensano i giapponesi della nostra cucina?? imparano a cucinare la cucina italiana, si, ma a casa continuano a mangiare giapponese??!!o hanno integrato anke i nostri piatti?? sn curiosa !! ciao alla proxima!

    RispondiElimina
  6. Volevo farti i complimenti per il blog, mi piace moltissimo

    RispondiElimina
  7. @Vickyart
    @Roberta

    Grazie ad entrambe, siete molto gentili!
    Un abbraccio

    RispondiElimina

Posta un commento

Grazie per la vostra attenzione. Ogni messaggio è una parte di ponte che si costruisce, facciamolo diventare robusto usando parole costruttive. Arigatou-gozaimasu!

Più popolari

Peperoncino vs Insetti infestanti delle derrate. Chi vince?

Aromi e condimenti home made della mia dispensa

Acqua tonica per il viso, da vecchi appunti di mia suocera

Dritte per la cottura del riso alla giapponese

Lezione di cucina del 16 febbraio 2015

Lezione di cucina del 21 novembre 2016